Inquinamento acustico
lunedì, ottobre 22, 2012
Quando il mondo fa troppo rumore, quando le urla sovrastano i suoni abituali, quando non c'è pace.
Quando per escludere i disturbi devi metterti una cuffia e cercheresti un posto lontano nel quale si parli una lingua che non conosci, perché non hai voglia di capire ciò che si dice. Sempre che ci sia qualcosa da capire.
Quando per far sentire anche la tua voce dovresti ricorrere a grida scomposte, ma ti hanno insegnato che la dignità conta più della visibilità, perciò non ti va a genio l'idea di strillare. E cerchi silenzio, e speri tutto si plachi, ma niente si placa e il silenzio è un'utopia, e anzi l'intensità delle grida cresce, di giorno in giorno, cresce al punto che ciò per cui si grida non conta più, purché si gridi.
Quando questo succede, e succede, il pomodoro è mio amico. A dire il vero lo è sempre, da sempre.
Il pomodoro è così bello. Bello, con quel suo colore che scalda. Così profumato. Così portatore di luce e sole. E' così semplice. Così capace di imporsi all'attenzione, ma solo per ciò che è. Non ha bisogno di niente. Nessun orpello. Nessun imbellettamento. Già troppo bello e buono per se stesso.
Ma la stagione declina e il pomodoro se ne va, e sarà il caso che trovi un altro antidoto al rumore.
Finché lui c'è, però, me lo godo.
Nella veste più semplice che ci sia, per non fargli torto.
Crema di pomodoro
1 kg di pomodori San Marzano
due cucchiaiate di triplo concentrato di pomodoro di ottima qualità
brodo vegetale
basilico
sale
yogurt greco
paprica affumicata
cipolla
vino bianco secco
Far appassire la cipolla tagliata fine in un po' d'olio, aggiungendo un cucchiaio di brodo e senza farla colorire. Lasciar asciugare, aggiungere il concentrato e diluirlo con un mestolino di bordo, sciogliendolo bene. Lasciar cuocere a fuoco basso per 10 minuti, poi sfumare con poco vino e farlo evaporare. Aggiungere i pomodori tagliati a pezzi, abbondante basilico e un paio di mestoli di brodo.
due cucchiaiate di triplo concentrato di pomodoro di ottima qualità
brodo vegetale
basilico
sale
yogurt greco
paprica affumicata
cipolla
vino bianco secco
Far appassire la cipolla tagliata fine in un po' d'olio, aggiungendo un cucchiaio di brodo e senza farla colorire. Lasciar asciugare, aggiungere il concentrato e diluirlo con un mestolino di bordo, sciogliendolo bene. Lasciar cuocere a fuoco basso per 10 minuti, poi sfumare con poco vino e farlo evaporare. Aggiungere i pomodori tagliati a pezzi, abbondante basilico e un paio di mestoli di brodo.
Portare a cottura aggiungendo brodo se necessario.
Omogeneizzare con un mixer ad immersione, quindi passare al setaccio per eliminare eventuali residui di buccia.
Omogeneizzare con un mixer ad immersione, quindi passare al setaccio per eliminare eventuali residui di buccia.
Completare con basilico spezzettato e servire con un cucchiaino di yogurt e una leggera spolverata di paprica.
18 commenti
Ci sono due silenzi che per me sono curativi.
RispondiEliminaIl primo è per l'appunto essere all'estero (cosa che non capita più tanto spesso purtroppo...) per isolarsi nella propria ignoranza linguistica vivendo il quotidiano immersi in una bolla d'ossigeno distaccata.
Il secondo invece è 'quello attento', quando a qualche cena con poche persone gradite mi ritiro nelle quinte di un silenzio attendista che si gode la tavola imbandita, condita da discorsi famigliari che anche se costeggiano il risentito(riascolato) sanno di confortevole rifugio dal rumore di sottofondo della monnezzà culturale che ci sommerge...
Il pomodoro un sorriso lo strappa a prescindere però! :P ehehehhehe
Caro Gambs, in certi periodi il silenzio è l'unico rimedio.
EliminaLa monnezza (in)culturale mi pare sia la sola cosa che regge magnificamente alla crisi.
Non so a te, ma a me viene proprio la tentazione di mandare tutto al diavolo.
Ma io è per questo che ti "minaccio" continuamente del fatto che posso bussarti al citofono da un momento all'altro così tu presa dal terrore di vedermi o intenta a preparare un pentolone di brodo bollente da riversarmi in testa ti distrai!! :P ahahahahahah
EliminaPS
Non è che mi meni davvero quando ci vediamo per tutte le volte che dico 'cattiverie provocatorie' qui?! :P ehehehheheeh
Se menassi te, significherebbe che prima avrei fatto una strage e quindi non saprei proprio più chi menare :-). Perciò stai tranquillo: prima di menare te sarei già abbondantemente in gattabuia.
EliminaEd allora vengo a bussare per poi scappare a gambe levateeeeeeeee!!! ahahhahaahahhahahah
Eliminapercepisco che tu ti riferisca a qualche rumore in particolare, ma che non ho capito, forse la mia ignoranza in merito in questi casi è mia fedele alleata.
RispondiEliminaCome condivido in toto la frase che dice "Quando per far sentire anche la tua voce dovresti ricorrere a grida scomposte, ma ti hanno insegnato che la dignità conta più della visibilità, perciò non ti va a genio l'idea di strillare".
E condivido pure l'amore sano e appassionato per il pomodoro.
Francesca, in realtà no: sono tanti, troppi.
EliminaSono stanca, credo si percepisca. Forse è colpa della troppa, continua socialità dei social (appunto) network?
capisco, sì tutto questo social, gran parte del quale è veramente di bassissima lega, sta stancando tanto anche me. Si percepisce la tua stanchezza, ma anche il continuo amore per il buon cibo. Secondo me quest'ultimo è di gran lunga più grande dell'inquinamento acustico circostante.
EliminaForse i social network andavano usati come almeno io facevo all'inizio: per restare in contatto con gli amici lontani. Ma il giro si è allargato all'infinito, è diventato incontrollabile.
EliminaL'amore per il buon cibo c'è, ma ne risente.
Tu hai decisamente l'anima nordica, ovvero est-europea... Questa minestra di pomodoro non sfigurerebbe su un menu praghese, ungherese, sudeto, o anche tedesco dell'est o austriaco... Solo che loro ci metterebbero la panna acida... :)))
RispondiEliminaJM, io ho un'anima divisa in due, tra il Mediterraneo e la Mitteleuropa :-). Ma ho sempre trovato singolari coincidenze, almeno spirituali, tra certi aspetti della mentalità viennese, ad esempio, e quella napoletana. So che ti farà ridere, ma è meno assurdo di quanto sembra.
EliminaPerciò le due anime me le tengo e le concilio senza patemi :D
Non rido affatto... anch'io ho scoperto delle attinenze tra cucine lontanissime. In fondo ci dobbiamo ricordare che quasi tutte le cucine europee, a parte l'origine puramente locale di ingredienti reperibili in loco, sono state influenzate, se non addirittura partorite, da cucine parecchio lontane...
RispondiEliminaPer me esiste solo d'estate e dell'orto di babbo.Trovo sia un capolavoro del sole, hai ragione.Poco tempo fa postai anch'io una crema al pomodoro ed erbe del davanzale, poesia pura!
RispondiEliminaBeata te! Avessi un pezzettino di terra...
Eliminamannaggia certo che succede...tutto quel rumore per nulla, tutto quel fastidio, quel rimbombare...allora capisco il tuo tuffarti in qualcosa di morbido e saporito
RispondiEliminaE confortante, e familiare... :)
EliminaPer il pomodoro, cui in Francia, è finita la stagione.
RispondiEliminaMa sono contenta di aver incontrarlo al stand Garofalo e di seguire il tuo blog adesso.
Grazie! Verrò a trovarti nel tuo blog!
EliminaL’invio facoltativo, esplicito e volontario di commenti ai post comporta l'acquisizione dei dati personali inseriti. L'eventuale richiesta di notifica dei commenti ulteriori al post comporta l'acquisizione dell'indirizzo email di chi effettua la richiesta.
Se NON intendi autorizzare tale acquisizione, non commentare e/o non spuntare la casella "Inviami notifiche".
Per ulteriori informazioni circa l'utilizzo e la conservazione dei dati, consulta la nostra Privacy policy