Un ringraziamento risarcitorio
venerdì, gennaio 27, 2012
Alcune delle persone più brave in cucina che io abbia conosciuto le ho incontrate nei primi tempi dei forum culinari e del web come luogo di scambio di esperienze.
Altro che cuochette televisive ex soubrettes o ex presentatrici: persone vere che la cucina l'hanno amata sempre, anche quando non era di moda e ti faceva marchiare come casalinga disperata.
Poi qualcosa è cambiato, i forum sono decaduti, la cucina è diventata figa e il clima si è alterato.
Però ci sono persone che restano nei miei ricettari e anche nei miei pensieri, persone che non vedo mai ma vedrei con piacere in ogni momento, che sono sulla mia tavola e alle quali penso con affetto vero.
Una di queste si chiama Elena. Non solo è bravissima, ma è adorabile. Fa delle olive ascolane da paura e negli anni ha condiviso tante bellissime ricette, che riescono sempre. Prova ne sia che è stata tra le più saccheggiate da certi ricettari di signore televisive che non si sono date nemmeno la pena di ringraziarla o chiederle permessi, figuriamoci...
Anche questa ricetta è finita in un libro non suo, con il nome un po' cambiato e nemmeno mezza parola su chi l'avesse condivisa in un forum che anche l'autrice del libro frequentava.
Io, però, lo so che queste sono le chiocciole di Elena. Non girandole, non turbini, non vortici né altro: le chiocciole di Elena. E come me lo sanno tutti coloro che ai tempi hanno copiato la ricetta dal forum, se la sono stampata (eh, sì: ancora usava stamparsele, le ricette) e l'hanno riprodotta, e poi l'hanno trascritta nel proprio quadernetto (eh, sì: ancora usava trascriverle, le ricette :)).
Le faccio spesso, queste chiocciole. Sono buonissime e facili.
Ho solo diminuito un po' il lievito, come faccio sempre.
E dico grazie a Elena, visto che qualcun altro non gliel'ha mai detto.
Chiocciole di pane al gorgonzola e noci di Elena Di Giovanni
300 g di farina per panificazione (io uso la Caputo rossa, in alternativa 50% farina comune e 50% manitoba)
40 g di burro fuso e intiepidito
40 g di burro fuso e intiepidito
8 g di lievito di birra fresco
50 ml di latte tiepido
un uovo a
temperatura ambiente
sale e acqua q.b.
Per il ripieno:
150 g di
gorgonzola
80 g di noci
150 g di formaggio da
spalmare
Sciogliere il lievito nel latte e poca acqua con un cucchiaino di zucchero, lasciar riposare per 5-10 minuti. Poi
impastare tutti gli ingredienti amalgamandoli bene, aggiungere il sale e impastare energicamente, battendo.
Formare una palla con l’impasto che dovrà essere un po’ più
morbido del pane normale (tipo pan brioche) e porre a lievitare
coperto da un canovaccio fino al raddoppio del volume.
Riprendere
l’impasto, sgonfiarlo e dividerlo in due. Stendere le due metà in
rettangoli di circa 15 cm di larghezza per 35 di lunghezza. Spalmare di
formaggio cremoso i due rettangoli, lasciando un bordo di circa 2 cm e mezzo.
Porre sul formaggio spalmato dei pezzettini di gorgonzola e le noci tritate grossolanamente.
Arrotolare la pasta nel senso della lunghezza (in modo da ottenere due rotoli lunghi 35 cm, per intenderci), avvolgere ciascun rotolo su se stesso a spirale a formare due chiocciole. Con il coltello,
praticare delle piccole incisioni sulla superficie delle chiocciole,
distribuire sulla superficie del sale grosso. Porre a lievitare in
forno a 40-50 ° fino al raddoppio.
Cuocere in forno preriscaldato
a 200° per 20 minuti circa.
23 commenti
Di buon mattino con il tuo piglio di sempre, rileggo una Giovanna con un vigore ritrovato, in cucina ed anche nel tono. Ottimo, la cosa mi lascia di buon umore e soprattutto a me che sono il copione dei copioni da anche la possibilità di avere una nuova ricetta solida da provare :)))
RispondiEliminaPS
Ti dispiace però se ora inizio con un cornettino pasta brioche crema&amarena....sai il gorgonzola lo rimanderei ad ore più consone! :P ahahahahaha
Ah dimenticavo...i tempi di lievitazioni indicativamente?
RispondiEliminaGrazie Giovanna per aver ricordato Elena di Giovanni, uno dei miei miti appena ho iniziato a frequentare il forum di CI. Ricordo la sua bravura e soprattutto la sua grande generosità e modestia nel condividere le sue bellissime ricette e il suo tempo con gli altri.
RispondiEliminaRicordo la sua "simil nutella" tra le prime ricette che ho provato...
Buona giornata. :)
Monica
Giovanna, ti giuro su ciò che ho di più caro che sto piangendo, di gioia.
RispondiEliminaGrazie di questo omaggio e dell'affetto che leggo tra le righe.
Grazie di aver ricordato momenti di scambio bellissimi, che resteranno impressi per sempre nella mia mente.
Grazie di cuore.
Rifarò le chiocciole anch'io, domani. Non sarà un caso che ieri è finito nel mio carrello del gorgonzola.
Ti voglio bene.
Elena
Non conosco personalmente Elena, ma mooolto bene la sua simil nutella... e, se prepara anche olive all'ascolana da paura, è il mio mito personale!!! E grazie per il gesto, che riporta un po' di giustizia. Buona giornata
RispondiElimina@Gambetto: adesso è l'ora giusta anche per il gorgonzola, e poi non ci credo che uno come te si fermi davanti a un piccolissimo ostacolo come l'ora... :)
RispondiEliminaTempi, se al caldo, più o meno un'ora e mezza per la prima lievitazione e 30-40 minuti per la seconda. Ma le variabili sono tante e l'occhio è sempre il miglior giudice.
@Monica: peccato che Elena non abbia tempo per un blog e spesso nemmeno per cucinare. Le sue ricette sono preziose.
@Elena: l'affetto se vuoi lo metto anche fuori dalle righe. Anche se non ci vediamo mai ti voglio bene anch'io e ti penso non solo quando faccio questa o un'altra delle tue ricette. L'omaggio era dovuto.
@L'acqua 'dorosa: sapessi, quelle olive! Ne ho fatto una strage indecorosa. Fu in occasione di un bel raduno di forum proprio a casa di Elena. Un bellissimo ricordo.
Si legge proprio tra le righe che sono un morto di fame eh! :P ahahahahahahaha
RispondiEliminaPS
Sto pensando ad una versione "dopata" con il lievito madre... :))
E allora Giovanna contiamo su di te per riproporre altre buonissime ricette di Elena, chi meglio di te può rendere merito e omaggio alle sue ricette? ;-)
RispondiEliminaAttendiamo fiduciosi.
Grazie ancora e buon w.e.
Monica
Non ho mai provato le chiocciole di pane, forse e' ora che mi decida.
RispondiEliminaScusa Giovanna se uso il tuo blog per un omaggio a Elena: il suo pate' di cipolle dolci di Tropea e' una delle mie golosita' preferite.
Vorremmo vedere delle sue ricette piu' spesso, magari ospitate da qualche blogger...
Ancora grazie, a tutti!
RispondiEliminaNon pensavo di esistere ancora nelle cucine di tanti amici incontrati su cucinait.
Giovanna, l'affetto è effettivamente grande, molto grande. E supera la forza di qualsiasi ricetta.
Mi fate venire voglia di tornare a creare in cucina...voglia che peraltro non mi è mai passata!!!
Brava Gio, ben fatto! Felice che ti sei ripresa, ma penso che anche i tuoi mangiarini da malata siano buoni!!! Non voglio fare la vecchietta, ma e' vero che quei primi anni su cucinati sono stati speciali, e animati da uno spirito per lo piu' vero e sincero. E lo spasso dei tuoi racconti? Ed i vari tormentoni sui calzoni di Olimpia, sul dado casalingo, sulla torta quattro quarti di Alda? Un abbraccio grande a te ed a tutte le pioniere, Elena in testa
RispondiEliminaAnch'io non conosco Elena ma dalle tue parole intuisco che sia una gran bella persona che ha contribuito tanto con le sue ricette. Sono splendide le parole che le hai dedicato. Questo tuo atteggiamento è il lato della cucina e della condivisione che amo di più. Grazie Elena e grazie Giovanna per questa ricetta! La proverò presto e aspetto le altre....
RispondiElimina@Gambetto: bei tempi quando usavo anch'io il lievito madre! Ora sono diventata sfaticata e snaturata, e a stargli dietro nun ja fo' :)
RispondiElimina@Monica: capiterà senz'altro. Mi piacerebbe vederne altre in giro, sono tutte fattibili.
@Corrado: la conosci anche tu? Elena sarà contenta di scoprire in quante cucine viaggiano i suoi piatti!
@Elena: ecco, proprio quello che dicevo a Corrado. Se torni a creare ti ospito in questo spazio quando vuoi.
@Benedetta: i miei cibi da malata, ti assicuro, facevano pietà :). Per il resto, hai ragione: all'inizio c'erano entusiasmo e generosità, e anche divertimento. Ricambio l'abbraccio con grande affetto.
@Pasqualina: grazie a te. La condivisione è una bella cosa, peccato che ci sia chi approfitta della disponibilità degli altri. Questo rende difficile ricreare il clima, che in passato sembrava esserci, di apertura e scambio.La cosa più grave è che nessuno avrebbe voluto soldi o ricompense: sarebbe bastato chiedere ("Posso inserire la tua ricetta nel mio libro?") e sarebbe bastato un "grazie". Che tristezza.
Credo siamo tutte daccordo con te sull'argomento.
RispondiEliminaAnch'io mi sono resa conto di questo repentino cambiamento; quando questo era un modo per scambiarsi idee, rivisitazioni e suggerimenti...ha finito col tempo per diventare un contesto in cui fare dell' "agonismo".
Sarà per questo che mè scemata la passione? boh :)
Tante cose assieme forse ma non demordo di ritrovarla con semplicità ^__^
Complimenti a te che divulghi la ricetta e ovviamente a Elena :)
che delizia...e che rispetto! E' giusto!
RispondiEliminaPosso rubarti un attimo per chiedere il tuo aiuto a questo contest peloso:
http://galline2ndlife.blogspot.com/2012/01/contest-bau-miao.html
grazie
Non Faccio nessun commento, faccio una lode all'amicizia,anche se molte di voi dite che non esiste una vera amicizia fra donne,almeno via web funziona e questo post si gode una bel sentimento di affetto che fa piacere cogliere anche dall'esterno.
RispondiEliminaCarlo Pozzuoli
non posso non rispondere, grazie Giovanna per questa ricetta, mi fa tornare indietro tanto indietro.
RispondiEliminaConosco ed ho sperimantato questa ricetta piu' volte, conosco e saluto con tanto affetto elena.
A presto
@Daphne: hai perfettamente ragione. Un tempo nessuno aveva paura di mostrare che non sapeva qualcosa e aveva bisogno di aiuto. Ho imparato tante di quelle cose, leggendo e chiedendo a chi ne sapeva di più, in quegli anni, che se si fosse continuato su quella linea oggi sarei un'enciclopedia vivente :)
RispondiEliminaRitrova la tua passione, è sempre bello coltivarla.
@Lo: vengo a vedere.
@Carlo: io non ci credo, che non esista amicizia tra donne. Forse perché per natura non sono competitiva, anzi io rifuggo dalla competizione. Quelle amicizie via web si sono trasferite, con successo, nel modo reale. Certo, ci sono state tante delusioni, ma anche tanti bel "lasciti" della conoscenza virtuale.
@Erika: bei tempi, finché le cose hanno funzionato. Elena sarà felice di tutto il vostro affetto.
Gio mi sono subito messo alla ricerca di un libro della mitica elena di cui avevo già letto in un altro post...dovrebbe scriverne!
RispondiEliminaun abbraccio a te!
@Gio: purtroppo li scrivono altri con il suo materiale...
RispondiEliminaCIAO, alla ricetta può essere cambiato il tipo di formaggio? ...non adoro il gorngonzola...anche se con le noci....
RispondiEliminagrazie
ciao Iaia
@Iaia: naturalmente sì, scegliendo un formaggio dalla consistenza simile, a pasta molle, quindi. Ma ti dico che io detesto il gorgonzola, eppure in queste chiocciole lo metto e mi piace anche. Non so in che parte d'Italia tu viva, ma se trovi del gorgonzola dolce e molle di quello vero (non quello industriale dei supermercati, insomma) scommetto che ti ricrederai. A me è successo.
RispondiEliminaSono felicissima, di tutto questo affetto e delle ricette, che con tutti i loro bei ricordi ci regalano ancora tante emozioni. Un bacio, a tutti!
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