Di gamberetti e pollici (non) verdi
mercoledì, aprile 13, 2011
E' tempo di reminiscenze portoghesi, pare. E sto studiando la ricetta dei pastéis de Belem, per non farmi mancare niente. Nel frattempo, ho ripescato quella di questi gamberetti facili facili, sostituendo il whisky con il Cointreau e aggiungendoci un po' di timo limonato, perché la fortuna mi ha assistito e ho trovato una piantina del medesimo al mercato della Coldiretti. Se dovesse seccare, mi taglierei le vene, perché ha un profumo meraviglioso e non so se potrò mai più farne a meno. Perciò, invocate i santi protettori delle donne dal pollice nero, categoria alla quale mi onoro di appartenere; oddìo, non mi onoro poi tanto, ma le appartengo di fatto e di diritto. E se i santi fanno orecchio da mercante, lancerò un appello perché qualcuno mi soccorra inviandomi il contratto di acquisto di una piantagione di timo limonato. Con coltivatore esperto annesso :).
Gamberetti saltati al Cointreau
500 g di gamberetti
2 spicchi d'aglio schiacciati
3 cucchiai di Cointreau
timo limonato
prezzemolo tritato
un pizzico di pimentòn dolce (paprica dolce affumicata)
peperoncino macinato
succo di un limone
olio
sale
Lavare i gamberetti, staccare le teste ma senza sgusciarli. Scaldare l'olio con l'aglio, aggiungere i gamberetti e rosolarli a fuoco vivo per un paio di minuti, unendo il peperoncino e la paprica. Versare il Cointreau, farlo parzialmente evaporare, salare, togliere i gamberetti e aggiungere nella padella il succo di limone. Lasciar sobbollire per un paio di minuti, quindi aggiungere un paio di cucchiai d'acqua per deglassare la padella e tenere sul fuoco fino a leggero ispessimento. Rimettere in padella i gamberetti con il timo limonato e il prezzemolo, spegnendo immediatamente il fuoco e mescolando bene. Servire.
19 commenti
Ricetta chic :) non c'è che dire ma da te questa è la prassi.
RispondiEliminaPer il pollice verde qui parli con colui che fa avvizzire una pianta solo con lo sguardo quindi nn dico nulla...solo che mi hai fatto ricordare le 4 "sfogliatelle" e mezza... mangiate all'ombra della torre di Belem...motivo per il quale non sai quanto ti aspetto al varco :P eeheheheheheh
Non avrei mai pensato al Cointreau, penso che l'insieme sara' risultato piu' rotondo e profumato che con il whisky. Per me adesso parte la ricerca del timolimone, senza il quale questo piatto sarebbe un'altra cosa. E brava Giovanna!!!!
RispondiEliminaVabbe' che sgusciare i gamberetti e' gia' meta' della soddisfazione, ma io provero' con gamberi sgusciati e cottura piu' breve. Sara' un'eresia?
CIAO :)
PS - Poi per mancanza di tempo non sono potuto entrare dagli Attanasio, sara' per un'altra volta. Forse e' meglio cosi', avrei dovuto imbarcare sul Frecciarossa uno scatolone di prodotti....
Une grande piatto, raffiniatissimo, come sempre a te :-) Baci!
RispondiEliminamm...condimento poco invasivo,si assapora tutto il gusto dei gamberetti!!
RispondiEliminaun piatto davvero delicato ed invitante! complimenti!
RispondiEliminaRicetta deliziosa! Mi piace tantissimo l'abbinamento con il Cointreau! Ottimoo!
RispondiEliminati prego quando fai i pasteis di BELEM?? sono una goduria!!!
RispondiElimina@Gambetto: e tu attendi con fede, sto cercando di capire un procedimento che mi mette in difficoltà. Per la prima volta c'è un passaggio di una ricetta in francese che non riesco a decifrare. Ma ce la farò :)
RispondiElimina@Corrado: non è un'eresia, però magari tosta i gusci nell'olio prima di aggiungere i gameberetti: danno sapore. Mai più senza timo limonato!
@Edda: su, non esagerare :). Bacioni a te!
@Mirtilla: però vaci piano col Cointreau, altrimenti copre tutto.
@ Le ricette dell'amore vero: grazie, come sempre!
@Titti: io sono agrumidipendente, magari anche con il whisky ha il suo perché :)
@Anonimo: benevenuto! Ma, per favore, potresti firmarti la prossima volta? Sei lo stesso anonimo che ha commentato ieri un altro post?
credo di essere l'unica sulla faccia della terra che non trova questo benedetto timo limonato! lo cerco da una vita e niente!
RispondiEliminabellissima la ricetta..e quel piatto poi...che dire, Lo voglio!!!
mi piace tutto di questa ricetta..
RispondiEliminain questo momento mi sfugge il nome de lo santo, ma visto che le mie piante (quando le avevo!) sopravvivevano nonostante me, di sicuro dovevo essere sotto la tua protezione, metterò una buona parola :)
RispondiEliminasotto la sua protezione, pardon :)
RispondiEliminaIl tuo blog ha attirato la nostra attenzione per la qualita delle sue ricette.
RispondiEliminaSaremmo felici se lo registrassi su Ptitchef.com in modo da poterlo indicizzare.
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Ti inviamo i nostri migliori saluti
Vincent
Petitchef.com
Splendida ricetta, complimenti, la proverò sicuramante. Ho dato il mio voto al vostro blog su Blogcafè, tantissimi auguri per una sicura vittoria, ciao
RispondiEliminaM.G.
@Caris: eravamo in due fino a pochi giorni fa :-). Ma se la pianta mi muore rientro nel novero delle sventurate. Incrocio le dita!
RispondiElimina@Alessia: grazie!
@Cibou: hai una relazione privilegiata col santo? Implora la sua clemenza e domandagli pure se una pianta può sopravvivere quando qualcuno se la dimentica per mesi, lasciandola al suo destino ;-)
@Picetto: ma grazie! La vittoria la vedo ardua, ma apprezzo il gesto.
Concordo: il timo-limone crea dipendenza ... coi crostacei poi è una vera goduria.
RispondiEliminaUn mio cavallo di battaglia è il gambero su foglia di limone. Sgusciato, pizzico di panatura, 3 minuti 3 in forno ... profumo da sballo ;o)
ottimi i gamberetti!
RispondiEliminadopo un po' di tentativi il mio timo sopravvive felicemente sul balcone di casa, credo che bisogna solo trovargli il posto giusto
buona fortuna :)
sai che ho trovato il timo limone in un paesino vicino Roma? Ma non l'ho comprato, non vorrei tirare troppo la corda con il santo....(PS: be' "mesi" è un po' generico....però a me sono sopravvissute piante lasciate settimane con poca acqua e pure al buio, cìè sempre speranza :D)
RispondiEliminaassolutamente da rifare :D
RispondiEliminami sono aggiunta ai tuoi followers..passa a trovarmi se ti fa piacere...
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