S.P.Q.F.: sono pazzi questi foodblogger
martedì, dicembre 07, 2010
Quante persone normali conoscete che si porterebbero da Parigi a Napoli una casseruola di ghisa da cinque chili nel bagaglio a mano?
Poche, eh? E tutte sono blogger, scommetto. Se poi i soggetti fossero affetti da un persistente dolore alle costole dovuto a una spiaccicata al suolo sempre in terra parigina, scommetto che non sarebbero tanto pazzi da trascinarsi l'oneroso fardello in giro per l'aeroporto dalle sei del mattino alle otto di sera (causa volo annullato) e il numero decrescerebbe ulteriormente.
Ma, dolore o no, come avrei potuto resistere alla casseruola Le Creuset che sognavo da anni, a un prezzo scontato del 40%? Impossibile, almeno quanto aspettare una settimana intera prima di usarla.
E così, uno stracotto, considerata la temperatura, è proprio la morte sua. Nella casseruola nuova, arancione e sfavillante.
Stracotto all'aglianico e mele con cavolo rosso
1 kg di guancia di vitello
1 bicchiere e 1/2 di aglianico
1 cipolla
1 gambo di sedano
1 carota
4 filetti d'acciuga
1 mela golden
1/2 cavolo rosso
1 spicchio d'aglio
olio
sale
Rosolare la guancia con qualche cucchiaio d'olio. Unire le acciughe e farle sciogliere nell'olio con una forchetta. Aggiungere la cipolla, la carota e il sedano tagliati a pezzi, l'aglianico e tanta acqua quanta è necessaria a coprire la carne, salare, abbassare il fuoco e lasciar cuocere finché la carne non diventa molto tenera (per il vitello dovrebbero occorrere circa due ore). A metà cottura, aggiungere la mela a pezzi grossi. A cottura ultimata, rimuovere la carne e far restringere il sugo, quindi frullarlo.
Mondare il cavolo rosso e lavarlo. Tagliarlo a listarelle. Farlo saltare in una padella con due cucchiai d'olio e lo spicchio d'aglio, quindi portarlo a cottura aggiungendo un po' d'acqua quando è necessario, fino a renderlo tenero.
Volendo, si può rigirare il cavolo nel sugo della carne.
24 commenti
Concordo: SPQF, e mi ci metto anch'io.
RispondiEliminaMa fammi capire: hai risparmiato il 40% sull'acquisto, OK, ma quanto ti e' costato l'extra peso del bagaglio a mano? Si, proprio vero, SPQF :-)))
Ci sono anche io!!!
RispondiEliminaPensa che Lazzaro (il mio LM) si faceva con me Londra-Marchirolo tutte le settimane...
Beh, per una LeCreuset scontata del 40% questo ed altro!!
Un sorriso matto,
D.
tutta questa fatica e nemmeno una foto dell'oggetto incriminato? voglio le prove. :P
RispondiEliminalo straccottino niente male davvero, l'acciughina devo provarla anch'io!
Hahahahaha! si solo i miglori foodblogger resistono a tutte le avversità per arrivare al loro scopo!!! :)) Però questa nuova caccavella la devi fotografare e postare perchè noi siamo ancora giovani e inesperte e dobbiamo imparare ancora bene!!:)))
RispondiEliminaio sono tra i pazzi di certo! Le Creuset che costa quanto la germania val bene un trascinamento..
RispondiEliminaDopo le nostre ultime disavventure con i tegami di ghisa (nostre=mie) forse dovrei riconsiderare il sacrifio!
daniela
Quoto Lauretta e Mary ... vogliamo una foto della caccavella !!!!
RispondiEliminaChapeau per la tua tenacia!
RispondiEliminaSappi che non ho commentato il tuo post su "Ben&Hugo" perchè non posso più cliccarci sopra: ogni volta che lo visualizzavo mi imbambolavo per dei quarti d'ora interi.... meglio non guardarlo più :-D
Chiara
@Corrado: fortuna vuole che non pesino mai il bagaglio a mano: te lo metti su una spalla con l'aria noncurante mentre dentro soffri come un animale morente, e nessuno ti fila :-))). Fidati: sono diventata un'esperta di trasporti impossibili e/o improbabili!
RispondiElimina@Diletta: ma povera creatura! Il LM, intendo :-)
@Gio: deve essere messa pure in posa? Non basta che l'abbia cullata amorevolmente per 14 ore? ;-)
@Lauretta and Mary: va bene, prima o poi le concederò l'onore del primo piano!
@Daniela: guarda un po' in giro, perché l'offerta era legata all'anniversario della fondazione della ditta, magari frugando un po' si trova anche in Italia.
@Fabrizio: ti ci metti pure tu? Fatte le tartellette?
@Chiara: non posso guardarlo nemmeno io, ho già nostalgia!
Presente! Fatto Parigi-Milano con 2 Staub!!!!!
RispondiElimina@Reb: sei un'eroina! Due??? Da quanti centimetri (o chili)?
RispondiEliminaFigurati che oggi, in ufficio, mi vantavo al caffè di avere un'amica che ha rischiato la vita (e 3 costole) pur di accaparrarsi una cocotte originale francese ;o)
RispondiEliminaTartellette rimandate ad altra data - il menù era già fissato e le tartellette sono arrivate fuori tempo massimo.
Bacio
Posso condividere gli stessi comportamenti pur non essendo un food blogger???
RispondiEliminaPero' non sostituire la F con "fetienti" :-)
Aggiungerei con lo sguardo di sconsolata sopportazione di dolci metà varie o compagni di viaggio... :)
RispondiEliminaPerò ne vale SEMPRE la pena!
Almeno giudicare da quello stracotto... peccado non vedere ritratta anche la pietra dell scandalo! :D
Che bello il tuo blog, ancora non lo conscevo!
ma tu sei na pazza!!!!
RispondiEliminasolo che ti capisco bene perche'faccio le stesse cose :)
Cara sei abbastanza folle!!! Ma ti capisco...
RispondiEliminaPrima mi ero dimenticato di dirti che anch'io ho pubblicato uno stracotto nel vino, anche se ispirata a una ricetta veronese.
RispondiEliminaSara' perche' e' arrivato il freddo, e percio' ci possiamo aspettare altri stracotti, o e' stata una comunanza d'intenti?
Nel caso, e' il mio penultimo post.
CIAO
Anche io faccio parte della categoria S.P.Q.F. . Sono appena tornata da Parigi con un bagaglio a mano che avrebbe steso anche un camallo genovese . Al check in , sorriso a 72 denti , prima e dopo ....lacrime !
RispondiEliminaUn saluto , chiara
io di sicuro avrei fatto lo stesso, con uno sconto tale e poi il volo dura solo un paio di ore :) ma conosco uno più pazzo che ha portato dall'india in braccio dei cocci di terracotta altrettanto pesanti: il sottoscritto :)
RispondiEliminaUna ricetta che scalda il cuore... Buona!!
RispondiEliminaIo mi sono portata una tajine in giro e credo non lo rifaró mai piu .. Come pesava!!!
@Fabrizio: mi fai fare 'ste figure? ;-)
RispondiElimina@Emidio: facciamo Fessi, in questo caso mi sembra più appropriato, e mi ci metto pure io :-)))
@Parentesiculinaria: il guaio è che la mia, di metà, mi incoraggia...
@Mirtilla: siamo tutti nella stessa barca...
@Francesca: ne ero sicura :-)
@Corrado: grazie, vado a vedere.
@Chiara: vedo che anche tu conosci bene la tecnica per passare inosservati ;-)
@Gio: più o meno come me di ritorno dal Marocco con vasellame vario e una grande tajine , ma la portava mio marito :-)
@Cuoca a tempo perso: come dicevo a Gio, è quello che ho fatto anch'io tornando dal Marocco, solo che in quel viaggio c'era mio marito che faceva da mulo :-))))
Hai ragione ci vogliono tanta passione e il giusto pizzico di follia..ma sai la soddisfazione poi?
RispondiElimina;-)
allora non sono il solo con pentole e ingredienti in giro negli aereoporti, cosa si fà per la passione... pazzi pazzi foodblogger na è valsa la pena !!
RispondiEliminaSecondo me potevi anche raccontare del giro che ha fatto la guancia per arrivare nella tua cucina, è pazzia pure quella!!!
RispondiEliminaEh... però potevi pure farci vedere il bottino sfavillante, in alternativa una tua foto scattata in aeroporto andava comunque bene ;-))
RispondiEliminaLa mia schiena perennemente dolorante m'avrebbe impedito l'insano gesto, ma avrei approfittato (da foodblogger scema totale) per un trasferimento, tout court, a Parigi! ;-) Mamma Laura
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