Facciamo così: scordiamoci dell'amatriciana e pure della gricia.
Non perché non siano entrambe buonissime, ma perché sull'una e sull'altra c'è un perenne scontro ideologico tra i sostenitori della cipolla e i suoi detrattori e, assodato, onde non turbare nessuno, che originariamente l'amatriciana sarebbe bianca, priva di pomodoro, non chiamerò questo piatto nemmeno amatriciana bianca, sennò apriti cielo.
Questa è una parente dell'amatriciana e della gricia che però profuma d'arancia. Una di quelle paste semplici semplici che però danno soddisfazione. Chiamiamola come ci pare, scomodiamo la fantasia. Io la chiamerò solo coi suoi ingredienti, tagliando la testa al toro.