Non l'ho fatto apposta
venerdì, febbraio 19, 2010
Non lo voglio nemmeno nominare, quel certo signore francese, se no poi dicono che sono fissata (e in effetti lo sono, infatti l'ho già nominato qua e là, e qua e là), però se lui entra di prepotenza nella mia cucina non è colpa mia, ci si mettono pure il caso e il mio disordine.
Il fatto è che il mio esimio consorte si lamenta. Vorrebbe che in casa ci fosse sempre qualcosa di dolce da mangiucchiare, magari con un bicchiere di latte, e in particolare reclama madeleines (la sua passione) e biscotti, e dice che io queste cose non le faccio mai.
Ha ragione. Le faccio raramente. Così raramente che, avendo finalmente deciso di preparargli le agognate madeleines, ho avuto un bel daffare a cercare di ricordarmi quale ricetta usassi, e non ci sono riuscita. Ma il caso ha voluto che non avessi riposto, dopo l'esperimento-Satine, il libro di quel signore francese che continuo a rifiutarmi di nominare. E, tra desserts scoppiettanti e monoporzioni ammiccanti, hanno fatto capolino tra le pagine le umili e profumate madeleines.
Perché non provarle? No, dico: c'è una ragione per la quale non avrei dovuto, oltre quella di non passare per fissata? Avevo qualche perplessità sulle dosi, lo zucchero mi sembrava troppo, ma ho voluto rispettare la ricetta e ho fatto bene. Contrariamente alle aspettative, non sono affatto stucchevoli.
Sono più buone il giorno dopo, l'ho appena constatato :-)
E allora, eccole, le madeleines di quellollà...
Madeleines (Pierre Hermé)
250 g di farina
8 g di baking powder
3 g di buccia grattugiata di limone o qualche goccia di essenza
275 g di zucchero
12 g di zucchero invertito
250 g di uova
250 g di burro chiarificato, fuso.
Battere leggermente le uova con una frusta a mano senza montarle, solo per amalgamarle. Aggiungervi gli zuccheri, sempre mescolando con la frusta a mano. Unire poi la farina, delicatamente, con una spatola, e infine il burro, poco alla volta (vi sembrerà che non si amalgami, lavorate bene e abbiate fede).
Tenere l'impasto in frigo mentre si ungono gli stampini. Disporre l'impasto negli stampi, riempiendoli solo per due terzi, e riporre gli stampi nel frigo per qualche ora. Il motivo ve l'ha spiegato Lydia: la volete la gobba, vero?
Cuocere in forno ventilato a 210° fino a doratura. Nel mio sono occorsi otto minuti.
13 commenti
"Alla ricerca del tempo perduto in cucina". Così forse avresti potuto sottotitolare il post perchè è tutto evocativo dalla ricetta di chi non si può nominare ma si ritrova inevitabilmente sulla propria strada alla richiesta del consorte eheheheh
RispondiEliminaScherzo, in ogni caso leggendo gli igredienti effettivamente la mente più facilmente proietta l'immagine di un sapore stucchevolmente grasso...poi come ci confermi tu è tutt'altro! La prossima volta saranno ancora più evocative ahahahah
Grazie per la bella condivisione!
Buon we! :)))
Adoro le madeleines...proverò di sicuro questa ricetta (che mi mancava)!!
RispondiEliminaAAAAAAHHHHHHHHHHH: alla fine l'hai nominatooooo !!!!!
RispondiEliminaMi sembrava, leggendo il post, di rileggere Harry Potter o i Promessi sposi hahahahaha
è ovvio che non fai apposta, il libro ti si apre da solo alla pagina giusta e gli ingredienti finiscono tutti magicamente nella ciotla da soli....he he..meraviglia la gobba delle madeleines!
RispondiEliminaSi' dici sempre cosi', invece è un'attrazione fatale! :-) Hai fatto benissimo a provare non c'ero motivo per non farlo, adesso me ne mandi qualcuna?
RispondiEliminaBuon fine settimana
che spettacolo, sono perfette!!!! baci Ely
RispondiEliminaquesta a casa mia si chiama perfezione, caspiterina. Mi sa che in questo periodo di regime se la voglia di cucinare non mi passa colleghi e amici mi faranno una statua :)
RispondiEliminaanche io, come jajo mi son chiesta se si trattasse di voldemort ma voldemort non avrebbe mai potuto pensare a cose così perfettamente dolci
RispondiEliminaIo non so perché, non ho mai provato a fare le madeleines...per non dire che forse non le ho mai mangiate!!!
RispondiEliminaDevo rimediare subito, gobba inclusa!!!:D
Anche il mio, di consorte ha sempre bisogno del dolcetto in casa, ma per un post cena, accompagnato non da un bicchiere di latte... Penso che le madeleines non siano il suo dolce preferito... ma accompegnate da una crema pasticcera o similari....
RispondiEliminaBuona domenica!
Beh il tuo "quellolà" non è proprio l'ultimo dei pirla... :D
RispondiEliminaSe ti può consolare non le ho mai fatte nemmeno io le madeleines (però di robe dolci da mangiucchiare ne faccio eccome). Che dici, devo comprarlo lo stampo?
Va bene, sei perdonata... sono magnifiche!!!
RispondiEliminaBaci
Grazie a tutti, ho passato il week end fuori e non ho potuto rispondere.
RispondiEliminaVi confermo comunque che stranamente queste madeleines non danno sensazione di unto e di burrosità. Tra parentesi, son già finite :-)
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