Flâner / 1: Bruges
mercoledì, agosto 19, 2009
Sono stata in Belgio per la prima volta nel 1999. Di quel viaggio mi è rimasto un ricordo bellissimo delle città forse più suggestive che abbia mai visto e di una vera ubriacatura d’arte. Visitai ogni museo di cui avessi notizia, andai a scovare ogni primitivo fiammingo, ogni Bruegel, ogni Rubens, ogni Van Dyck in giro per cattedrali e piccole chiese; non mi persi letteralmente niente, arrivando al limite della sindrome di Stendhal.
E poi mi dedicai intensamente e appassionatamente alla scoperta delle birre belghe. Strepitose. Un vero seminario, full immersion, del quale ho conservato una passione smodata per le tripel (in particolare la Brugse Tripel), per la Hoegaarden, la Blanche de Bruges, la lambic blanche della birreria Mort Subite. E quest’anno ho scoperto pure la Zot, l’unica birra ancora prodotta nell’area urbana di Bruges…
Sono passati dieci anni, dunque, e ci è venuta voglia di tornare in Belgio. Ma, stavolta, per ciondolare, bighellonare. Come direbbero i francesi: flâner. Senza fretta, senza nessuna visita programmata (salvo una sola eccezione della quale parlerò nel prossimo post), concedendoci di gustare qualche ora di nulla su una terrazza affacciata sui canali o una birra pomeridiana con la luce dorata o persino un giro in bicicletta.
La prima tappa è stata Bruges.
La prima tappa è stata Bruges.
E Bruges merita un post a sé, perché è un incanto senza fine.
Lascio parlare le foto, per quanto artigianali. Tanto questa città non potrebbe sembrare brutta nemmeno se a ritrarla fosse un gorilla.
Lascio parlare le foto, per quanto artigianali. Tanto questa città non potrebbe sembrare brutta nemmeno se a ritrarla fosse un gorilla.



















O bere una kriek (birra alle ciliegie) da “2be”, una birreria fornitissima con un angolo degustazione affacciato sui canali.

O fare colazione sul Markt quando le carrozzelle sono ancora inattive, la luce è fantastica e in giro non ci sono che gabbiani e cavalli.


O ancora fare una passeggiata appena fuori dal cuore pulsante del turismo, dove la città è più quieta e non meno affascinante.


Oppure andarsene in bicicletta (insieme al losco figuro qui immortalato) nella fascia verde che circonda la città, dove ancora sopravvivono tre mulini a vento, attraversando ponti mobili, senza fretta, e schiantandosi ogni tanto su una panchina a osservare le anatre.
Bella ogni cosa, in questa città che è un sogno, che mi è sembrata persino più amabile, dieci anni dopo.



Nel prossimo post vi darò anche qualche indirizzo interessante. A presto!
14 commenti
:-)
RispondiEliminache dire.... bruges è una delle mie mete agoniate.... non sono ancora riuscita ad andarci e chissà, presto o tardi..... grazie per lo scorcio di questo meraviglioso paese!
ciao giovanna,
RispondiEliminache meraviglia! aspetto con ansia il prossimo post.
Il tuo fotoracconto è bellissimo e per niente artigianale!! Che voglia di tornare in Belgio!! Aspettiamo il seguito, buona giornata:)
RispondiEliminaSplendido reportage, mai stata in Belgio, ma hai reso un viaggio da quelle parti molto più attraente!
RispondiEliminaBentornata! Bruge è una delle città belghe che non ho ancora visto. Ma sono passati talmente tanti anni da quella visita in Belgio che sarebbe ora di tornarci. Da qui non è neanche troppo lontano.
RispondiEliminaBellissime immagini che hanno fatto scattare in me la voglia di partire.
Alex
Grazie, Giovanna, per le meravigliose foto di Bruges.
RispondiEliminaNon sono mai stata in Belgio e con la tua "complicità" fai venire voglia di partire subito. Ciao.
meraviglia... che voglia di preparare lo zaino e partire!
RispondiEliminaGrazie per le belle immagini!
Hai trasmesso quella cura, lentezza e serenità delle città del nord, bravissima! Devo assolutamente andarci.
RispondiEliminache posto fantastico,bellissimo e dettagliato reportage :)
RispondiEliminaNon pensavo il Belgio fosse così interessante! Bellissime foto, salutami il "losco figuro"!
RispondiEliminaAmarisca
siamo state nello stesso posto,anche se bruges l'ho visitata un solo gorno,ho atto base a bruxell...spettacolo ;)
RispondiEliminaCiao, che belle fotografie e che bei ricordi che mi hai fatto venir ein mente. Complimenti Marta
RispondiElimina@Babs: vai! Ne sarai entusiasta.
RispondiElimina@Erika: sta arrivando ;-)
@Konstantina: artigianale lo è, ma il soggetto fa tutto da solo: si mette in posa e sorride civettuolo ;-)
@Barbara: il Belgio è spesso sottovalutato dagli italiani, ma è uno splendido paese.
@Alex: cosa hai visitato, del Belgio? Di belle città (e non solo) in effetti ce ne sono tante. Certo Bruges ha una marcia in più, anche se un tempo preferivo Gent. Ora non più, leggerai perché...
@Virgikelian: contenta di aver fatto un po' di pubblicità a un paese, come dicevo, un po' sottovalutato, turisticamente, dagli italiani!
@Golosastra: zaino e bicicletta, allora! :-)
@Dada: è vero, serenità, lentezza. Tra l'altro nei primi giorni di agosto di turisti ce n'erano davvero pochi, rispetto al mio precedente viaggio.
@Nanny: sì, il posto è magico. Un vero incanto.
@Amarisca: te lo saluto più che volentieri. Guarda, il Belgio sarebbe interessante anche solo per i suoi musei, favolosi.
@Mirtilla: adesso arriva anche Bruxelles ;-)
@Marta: grazie. Le foto non sono bellissime, ma i ricordi sono splendidi :-)
Che bello rivedere quel posto incantato ! I tuoi scatti mi hanno riportato vent'anni indietro... sigh !!! Ciao & grazie
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