Oui, je suis Jacqueline…
mercoledì, aprile 01, 2009
Quando ero bambina, tempi eroici in cui il low cost era di là da venire e persino da immaginare, si favoleggiava di lei raccontando che volava a Parigi per comprare il rossetto.
Oggi con una spesa più o meno uguale ad un biglietto del treno ad alta velocità per Roma, io volo a Parigi con le amiche una volta all'anno circa. Non compro rossetti, ma prevalentemente ingredienti e caccavelle. E vabbe', Jacqueline se ne sarebbe fregata e probabilmente avrebbe scambiato un imbuto colatore per un originale cappellino, ma su, lasciatemi sparare qualche banalità: come cambiano i tempi e blablabla. :-)
Insomma, tra la cinque giorni parigina e una certa arietta di nullafacenza, sono stata assente, fisicamente e mentalmente. Perchè poi (e sento in arrivo il chissenefrega) io sono così: a volte parto per la tangente, nel senso che capita che mi appassioni a qualcosa, e quando capita non so pensare ad altro. Proprio a nient'altro. Vado in bambola, nel pallone, veleggio in altri mondi, spalo nuvole come il mio amatissimo commissario Adamsberg, completamente presa e ossessionata. Il che è bello, nel senso che significa in qualche modo aver conservato una capacità vagamente adolescenziale di entusiasmarmi, ma è anche brutto, nel senso che mi rende talvolta una persona assai poco pratica, fuori dalla realtà e mezza scimunita.
E in questo periodo sono appassionata a qualcosa che non è la cucina. Perciò, potete vedermi lassù che svolazzo acchiappando cirri e nembi, mentre la tavola piange.
Accontentiamoci delle farinettes, che ho assaggiato a Parigi, alla "Maison de la Lozère", e subito riprodotto.

Per 6-7 farinettes:
500 g di patate
1 uovo
15 g di farina
1 dl di crème fraîche épaisse o, in mancanza, un misto di yogurt greco e panna fresca
formaggio Cantal
Sbucciare, lavare e grattugiare con la grattugia a fori grossi le patate. Lasciarle sgocciolare e asciugarle bene.
Mescolarle con la farina e l'uovo battuto. Unire quindi la crème fraîche.
Formare delle frittelline inserendovi al centro un pezzo bello grosso di formaggio.
Farle dorare in una padella unta da entrambi i lati, a fuoco dolce in modo che la patata cuocia e il formaggio si sciolga prima che l'esterno si scurisca.
19 commenti
Giovà, ohps Jackie, ma il Cantal te l'eri portato da Parigi?
RispondiEliminaManco me n'ero accorta.
Certo la gente che penserà, una che si crede la Hepburn, un'altra la Kennedy....
ma che meraviglia!!!!
RispondiEliminati copio subito la ricettina ;)
ottimo buona giornata
RispondiEliminama che sciccheria madame!
RispondiElimina@ Lydia, l'ho preso ad Orly, al gate. Non ti sei ancora rimbambita del tutto ;-)
RispondiElimina@Mirtilla, Marcella: è una cosina semplice semplice ma buona.
@Lise, certo non è degna di Jacqueline, ma nemmeno io :-)
Sembrano davvero sfiziose!!!!!
RispondiEliminaCosa dici lo troverò qui il cantal..... speriamo!!!!!
Ciao cara a presto.
ecco lo sapevo, volevo comprare il cantal al mercatino francese ma costava un occhio e l'ho lasciato lì..accidenti...e adesso aome faccio a replicare queste bontà?
RispondiEliminaHa' capito le scugnizze !!! :-D
RispondiEliminaHo paura di sapere chi si "sentono" le altre due..... ^_^
ma a PArigi fanno anche queste cosine belle rustiche (lascia stare che sono presentate in modo chicchissimo, come ha fatto tu!!!)???? Grazie per avermi confermato che posso sostiutire la creme fraiche con yogur e panna, il mio esiguo vasetto e' finito da mo'!!!
RispondiEliminaUn bacio!
PS: à mon avis, e' molto piu' chic andare in giro per caccavelle che per cappellini! :)
ma che bello una fuga annuale a parigi....è uan specie di salvavita per i momenti bui..eheh tanto poi io scappo a parigi...bellissimo! ricetta meravigliosa con le patate che in questo periodo mi fanno tanta gola!
RispondiEliminaeheheh! vi ricordate l'altra volta gli sms con Roberto all'aeroporto??
RispondiElimina;-)))))))))))
Stefi, Giò, in assenza del Cantal andrà bene un altro formaggio di latte vaccino a pasta dura e non molto stagionato. Però, Gio, la prossima volta compralo perché è proprio buono.
RispondiElimina@Jajo, sai già che Lydia si sente Audrey... Io Jacqueline non mi ci sento perché oltre che la sua indubbia classe mi manca anche il suo conto in banca...
@Cibou: sottoscrivo alla grande: meglio caccavelle che cappellini. Però, ammettiamolo, ci è scappato anche qualche capo di abbigliamento e qualche cosmetico...
@Lo, hai ragionissima. Poiché prenotiamo sempre con diversi mesi di anticipo, io mi balocco a lungo col pensiero che tanto poi andrò a Parigi!
@Dani, e chi se li scorda? Gli sms di Roby sono sempre indimenticabili...
anche a me piace volare fra inconsistenti impasti delicatamente incordati ed abbracci tipo folding di pasta brioche mousseline....
RispondiEliminagià mi sento meglio...
merci
Le ho viste ieri sera e te le ho subito scopiazzate.. ehm.... ovviamente senza Cantal, sostituito con una dadolata di gruyer e senza crème fraîche épaisse sostituita da yogurt naturale e panna fresca: ci sono piaciute parecchio, merci de tout cœur!
RispondiEliminaGiovanna, belle foto e soprattutto ti invidio per Parigi, io volevo farci un pensierino, ma non sono ancora riuscita ad organizzarmi.
RispondiEliminaMai mangiate le farinettes, ma mi fanno venire in mente un piatto molto simile che fanno in Svizzera.
buon weekend
A.
@Roby, tu più che volare ti immergi... Comunque, niente da dire: sei un poeta degli impasti! :-)
RispondiElimina@Barbara, grazie a te!
@Alessia, grazie per la visita. Parli dei rösti?
Bonsoir je suis Catherine Deneuve......
RispondiElimina(e scusate se è poco), no non diceva proprio così.
ma in mezzo a Jackie e la Hepbrun non ci sta male n'est pas?
voliamo alto, almeno con la fantasia
un abbraccio
Marg
Oh il commissario Adamsberg! Che personaggio stupendo!
RispondiEliminaMa visto che ne parli, posso chiederti se tu hai trovato un imbuto dosatore a prezzi umani? Io non trovo niente sotto i 150 euro!
@surreale: qui si trova sugli ottanta euro circa. Io ne ho uno che costa 50 euro, ma è un modello più "tecnologico" e, ovviamente, funziona peggio...
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