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Gennarone, il 2009 e, soprattutto, crepi l'astrologo
domenica, dicembre 28, 2008
Rieccomi, reduce da una settimana pesante come una palata di strutto in cui l'unica luce è stato il pranzo del 26 per festeggiare l'onomastico di mio marito, da lui, Gennaro Esposito, alla Torre del saracino.
Un pranzo indimenticabile, ogni cosa perfetta.
Ma prima di passare al resoconto delle delizie, permettetemi di dire due parole sull'anno che se ne sta andando, e non vedevamo l'ora. Almeno io non vedevo l'ora. Non so voi.
Il 2006 è stato sgradevole. Il 2007 pessimo. Il 2008 ci è andato vicino.
Con queste premesse, posso sperare in un 2009 magnifico? Direi di no, ma mi accontenterei di un anno decoroso nel quale nessun amico mi tirasse coltellate, non rompessi trenta rapporti, non mi ritrovassi tra i cabasisi certe persone che vorrei vedere raffigurate solo su un bersaglio per freccette, le mie condizioni economiche e di salute volgessero al sereno stabile, un certo insopportabile signore (signore?) che allieta la nostra vita pubblica dal 1993 si togliesse definitivamente dalle scatole e certi altri signori che si propongono come nostra guida spirituale e morale optassero per una dignitosa non interferenza.