Passioni: il pesto trapanese
lunedì, luglio 21, 2008
C'era una volta (e oggi non c'è più) una piccola enoteca nel porto di Ischia che si chiamava semplicemente "Pane e vino". All'inizio serviva solo piatti freddi, taglieri di affettati, cose così. Poi un bel giorno io e mio marito, che ogni tanto la frequentavamo, scoprimmo che aveva cambiato registro e che là si potevano gustare alcune delizie della cucina siciliana grazie ad un simpatico giovane cuoco con l'aria da pirata. Così cominciammo ad andarci sempre più spesso, e il cuoco, di Favignana, ci sorprese con spaghetti al salame di tonno, cous cous di pesce (prossimamente, spero, su questi schermi), tortino di melanzane e coniglio e con questo meraviglioso pesto che da allora preparo in continuazione perché mi fa impazzire.
Avete presente quei piatti che mangereste all'infinito perché non vi stancano mai? Ecco, uno di quelli. Io ci farei il bagno, nel pesto trapanese... La ricetta originariamente la diede Alberto Baccani sul forum della Cucina Italiana, poi ho acquisito quella del cuoco di cui sopra, praticamente identica. Eccola qui.
Nel frattempo, l'enoteca è sparita lasciando il posto ad un ristorante come tanti altri. E abbiamo perso le tracce del cuoco, che ci piacerebbe tanto ritrovare. Se qualcuno ne avesse notizie, si faccia vivo: lui si chiama Raimondo Triolo.
Pesto trapanese
Pesto trapanese
1 kg di pomodori maturi
2-3 spicchi d'aglio
100 g di mandorle pelate e tostate
1 mazzetto di basilico
olio
parmigiano grattugiato
sale e pepe
Spellare i pomodori dopo averli tuffati per pochi secondi in acqua calda; privarli dei semi e tagliarli a pezzi. Pestare a lungo le mandorle con una presa di sale nel mortaio (io uso il mixer; non sarà ortodosso ma è pratico). Trasferire la granella in una terrina e mettere nel mortaio l'aglio, il basilico e poco sale e pestare fino ad ottenere un composto omogeneo. Unire il pomodoro e amalgamare bene. Aggiungere le mandorle e poi un bicchiere d'olio, il sale ed un'abbondante spolverata di pepe. Lasciar riposare per un paio d'ore.
Lessare la pasta (meglio se fresca, ma di sola semola, e lunga: ideali i busiati, oppure troccoli, fusilli, bigoli), condirla con il pesto e il parmigiano.
E godere di tutta la freschezza di questo piatto strepitoso...
25 commenti
maaaaamma che buona la variante del pesto in red!
RispondiEliminaSmack
Lo faccio, lo faccio!! Forse sto per dire un'eresia, ma chiedo lo stesso: ho ancora quintali di farina di mandorle. Dici che posso usarla, tostandola magari prima un po' in una padellina? Perchè se così fosse posso farlo oggi stesso!!!
RispondiEliminaUn bacione, Alex
Ne ho sempre sentito parlare del pesto Trapanese ma non l'ho mai provato. Ora mi copio la tua ricettina e la metto nel "file delle golosità" di tutto ciò che prima o poi dovrò provare. Buon inizi di settimana Laura
RispondiEliminaadoro questo pesto , che per certi aspetti preferisco a quello ligure ...
RispondiEliminaQuesto pesto sembra davvero ottimo...lo proverò sicuramente... grazie per il commento che ci hai lasciato sul blog...
RispondiEliminaSilvia dei Golosotopi
una ricetta che mi piace molto semplice ma con gusto, complimenti
RispondiEliminaPur avendo tanti amici siciliani non l' ho mai provato..devo chiederglielo!
RispondiEliminacomplimenti....
Laura
questo post capita come una doppia coincidenza. Eh sì, ora mi spiego.
RispondiEliminaVi è prima una coincidenza tra Ischia e Sicilia, un abbinamento gastronomico che porta il pesto alla trapanese (siciliano, di norma si mangia con i busiati) a Ischia.
La seconda riguarda una ricetta che ho pubblicato qualche tempo fa, sul coniglio alla cacciatora versione siciliana, che, figurati un po', è finito sul sito della sanpellegrino (www.sanpellegrino.com) in un articolo sulle specialità di Ischia!
strane coincidenze, no?
Michelangelo
Che buono!!!
RispondiEliminaAnche qui va alla grande..però ho fatto delle piccole modifiche..diminuito un po' l'aglio -1 spicchio- e pinoli al posto delle mandorle...basilico.
Buono buono buono.
Ciao Gio: un bagno nel pesto trapanese farebbe impallidire Cleopatra, che lo faceva nel latte hehehehehe
RispondiEliminache bonta' che deve essere questo pesto..!
RispondiEliminaa presto!
Alex, mi spiace per il ritardo... La farina di mandorle non la vedo adatta, un po' le mandorle si devono sentire sotto i denti.
RispondiEliminaLaura-alchimista, ma tu non c'eri a Capri 2? In quell'occasione lo preparammo io e quella criminale di Lydia.
Per chi non lo conosce: provatelo! Ve ne innamorerete.
Jajo, che banalità fare il bagno nel latte (anche se d'asina) vero? :-)
Michelangelo, dev'esserci una Sicilia-Ishia connection! Probabilmente, vista la tradizione del coniglio all'ischitana, la San Pellegrino deve aver fatto un po' di confusione.
Ciao, Carmine: grazie per essere passato!
RispondiEliminacriminale lo dici a tua sorella ;-))))))))))))))
RispondiEliminaP.S.
Per chi non lo sapesse Giovanna non ha sorelle
per te premio GRAFICAMANIA passa da me...http://ilmondodiluvi.blogspot.com/search/label/Premi
RispondiEliminaGiovanna non potrebbe avere sorelle: E' UNICA !!! :-D
RispondiEliminaTi riferisci al primo incontro di Capri? Dopo 4 anni posso dire che allora me lo sono perso :-(in compenso mi ricordo bene della genovese di Lidya. Buona serata Laura
RispondiEliminaGiovanna, lo provo...anche se senza mandorle (ma con le noci) l'ho già provato ed è ottimo!
RispondiElimina(mixer anch'io)
Ot: ho postato i premi, grazie ancora!
Un abbraccio e a presto :-)
semplicemente deliziosa..
RispondiEliminaFatto, delizioso, se non mi sbrigavo a chiudere il coperchio, lo finivo tutto a suon di assaggi!
RispondiEliminaDomani spaghetti di Gragnano...grazie, chissà perchè non mi ci ero mai soffermata.
ma vi siete messe d'accordo??
RispondiEliminahttp://giorgiam.blogspot.com/2008/07/spaghetti-con-il-pesto-trapanese.html
sono raimondo triolo sono ad ischia ed ho aperto un altro locale. enoteca "un attimo divino" se volete contattarmi 08119368069 unattimodivino@libero.it
RispondiEliminaMa che bella sorpresa! Potenza del web... Grazie dell'informazione, Raimondo: ci vedremo presto!
RispondiEliminaChe meraviglia, io l'ho sempre fatto con i pomodorini secchi ma vista la stagione che ci regala una bella (e buona) quantità di pomodori freschi lo provo senza dubbio!
RispondiEliminaGrazie!
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